Agrivoltaico: per noi significa duplice uso del suolo e per te è una rendita integrativa
L’agrivoltaico rappresenta un modello innovativo di integrazione tra produzione di energia rinnovabile e produzione alimentare. Sebbene l’idea abbia fatto la sua comparsa nel 1981, ciò ha richiesto parecchio tempo per trasformare il termine «energia fotovoltaica» in una pratica concreta che ne sfrutta al meglio i molteplici benefici.
In principio, gli impianti agrivoltaico si basavano su supporti fissi che si elevavano a cinque metri da terra, permettendo così l’accesso agevole ai mezzi agricoli all’occorrenza. In seguito, sono state sperimentate altre soluzioni innovative come le serre solari e i moduli fotovoltaici posizionati tra le file dei raccolti.
Oggi esistono svariate soluzioni tecnologiche a nostra disposizione; la scelta di un progetto specifico avviene tenendo in considerazione la tutela del suolo, il benessere degli animali, l’idoneità all’uso agricolo del territorio e l’integrazione armoniosa nel contesto rurale e paesaggistico.
Agrivoltaico: classificazione e tecnologia
Esistono due modi per classificare i sistemi agrovoltaici agricoli: in base al tipo di attività agricola e alla soluzione tecnologica adottata.